VIAGGIO DAL REALE AL VIRTUALE NELLA DIDATTICA A DISTANZA di Sabrina Errigo

Le mamme ricorderanno per sempre il febbraio del 2020. L'anno in cui il virus con la corona volle rimanere per un attimo l'unico re. Si iniziò con una settimana di scuola chiusa. Bambini in affanno per il gioco da scegliere, adolescenti in "adorazione" del virus. Genitori fiduciosi.
Le settimane divennero due e successivamente tre. I bambini iniziavano a chiedere di tornare a scuola, gli adolescenti si preoccupavano di non perdere l'anno e i genitori iniziavano a vedere morire tanti nonni.
Poi il virus, da vero re, ci tenne quasi tutti a casa: le mamme i papà ed i bimbi insieme. Non per il weekend, non per la vacanza, ma per giocare a nascondino con la vita.
Le giornate a marzo del 2020 divennero lente. I trucchi nel cassetto, le mani in pasta. Marzo 2020 ci insegnò a stare di nuovo insieme a passare il tempo facendo cose semplici. Una partita a monopoli, le carte, gli origami, i ghiaccioli. Genitori che cercano anche di essere educatori ed insegnanti. C'è l'ora della della fiaba, l'ora di lettura e quella dello studio ma anche l'ora di ginnastica e quella di religione. Non può mancare la pittura e il gioco libero. I genitori diventano supereroi.
Perché il RE così li vuole.
Non devono farsi prendere dal virus, ma devono andare a lavorare e non devono farsi prendere dallo sconforto perché i bambini devono continuare a sorridere, ma il RE non sa che la sua corona è di carta e presto cadrà dalla testa perché la case si sono chiuse, lasciando aperti i cuori. Perché l'Italia è il bel paese e il coraggio degli italiani è grande.
Allora formiamo noi una corona grande 300.000 km. Stringiamoci in un abbraccio virtuale e proteggiamoci l'uno con l'altro. Dipingiamo l'arcobaleno con i nostri bambini, inforniamo ancora una torta. Tornerà tutto come prima, ma ora abbassiamo la testa di fronte al nostro nuovo Re, aspettiamo che chi è più forte di noi lo possa sconfiggere. Oggi possiamo aiutare gli angeli in trincea raccontando ancora una fiaba ai nostri bambini, videochiamando i nostri genitori, cucinando le tagliatelle in casa nostra, facendo una promessa silenziosa agli insegnati dei nostri figli. Bravi come loro non saremo, ma ci proviamo. Proviamo a vivere questo momento come una possibilità di dimostrare al mondo che il RE cattivo con la corona non vincerà, perché il nostro cuore è più grande e forte e la vita è semplice.

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