1° MAGGIO: C’È POCO DA FESTEGGIARE RETORICAMENTE. C’È MOLTO DA RIPENSARE, RIPROGETTARE E RILANCIARE IL LAVORO
1° MAGGIO: C’È POCO DA FESTEGGIARE RETORICAMENTE. C’È MOLTO DA RIPENSARE, RIPROGETTARE E RILANCIARE IL LAVORO Di Giuseppe Lumia Da anni e anni il Primo Maggio è diventato una Festa controversa. Da un lato si vuole giustamente celebrare la festa dei lavoratori, dall’altro si avverte la necessità di evidenziare tutti i mali che attanagliano ancora oggi il lavoro. Nella mia vita di impegno sociale e politico, questi giorni sono scanditi da questa particolare e significativa sequenza. Il 30 Aprile si ricorda la barbara uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. L’immagine di come sono stati uccisi mi salta sempre in mente e il cuore mi si gonfia di dolore e indignazione. Ho incrociato Pio La Torre nella mia gioventù impegnata sia nel mondo cattolico sia nel sociale, durante la lotta contro l’installazione dei missili nucleari a Comiso e contro le mafie. Pio La Torre rimane una fonte vitale di ispirazione per chi vuole mantenersi in coerenza con la propria passione progettuale nell’