CORONAVIRUS: UNA SFIDA TREMENDA DA VINCERE MA ANCHE UN MOMENTO PER RIPENSARE, RIPROGETTARE E RIFARE DI GIUSEPPE LUMIA



Nell'emergenza coronavirus siamo giunti al punto più delicato. Adesso dobbiamo essere concentrati e capaci più che mai perché dobbiamo vincere questa tremenda sfida. Prima di tutto naturalmente viene la salute, cercando di causare meno danni possibili al lavoro e alla produzione.

Nel frattempo abbiamo anche il tempo per riflettere. Fermarsi un po’, comprendere e condividere. È un’occasione preziosa che non dobbiamo buttare alle ortiche: è il momento giusto per guardarci dentro, per capire meglio alcune lezioni che stiamo vivendo nella vita quotidiana e sulla pelle dell’umanità.

Siamo chiamati ad una sorta di ripensamento per riprogettare e rifare.

Cosa?

1) La governance della globalizzazione. Troppa ingenuità, troppo cinismo, troppo caos. La soluzione non è certamente tornare indietro, sarebbe impossibile e solo dannoso. Ma regolare si può e si deve, altroché! Occorre una governance di “nuova generazione” per prevenire i danni alla salute e all’ambiente con indirizzi e scelte comuni e coordinati. Non sarà facile ma è una strada da imboccare al più presto, a cominciare da una radicale rivisitazione e dal potenziamento del ruolo dell’ONU e degli organismi internazionali come l’OMS...

2) La governance del futuro dell’Europa. La situazione attuale è assolutamente criticabile: su questo aspetto l’assetto intergovernativo-confederale ha fallito. Tornare indietro, anche in questo caso, sarebbe solo una sciagura. Serve invece uno scatto in avanti, assegnando a temi come quello della Sanità un profilo Federale, tipico degli Stati Uniti d’Europa, in modo che le istituzioni federali abbiano una elevata capacità decisionale e possano governare efficacemente le sfide tremende che l’umanità di trova ad affrontare...

3) La governance dello Stato. Per anni si è lavorato per sgonfiare e ridimensionare la cosa pubblica. Certo, molte cose non andavano per niente bene, ma smantellare e disarticolare è stato un errore. Si è compromesso anche lo spirito pubblico di sentirci parte e responsabili di un cammino comune. Ora scopriamo che della Sanità Pubblica non si può fare a meno, che la selezione per l’accesso alle Facoltà di medicina con i quiz non è stata una scelta felice. C’è da lavorare molto per riprendere una statualità moderna, trasparente, sburocratizzata, efficiente, partecipata. Prima iniziamo, prima arriviamo...

Tante altre lezioni potremmo trarre anche nei rapporti interpersonali. Mettiamoci cuore testa e scaviamo pure nei meccanismi più intimi delle relazioni umane. Ci farà solo del bene, a dispetto del Coronavirus.

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