Io non ci casco: giù le mani da Nino Di Matteo e Carmelo Petralia! Di Paolo Borrometi
Alla bellissima lettera di Salvatore Borsellino a Il Fatto Quotidiano, che consiglio di leggere, vorrei aggiungere delle mie considerazioni.
Salvatore scrive: “A Nino si vuole far scontare il processo sulla Trattativa. Furono Boccassini e Tinebra a intestarsi il pentimento, poi rivelatosi falso, di Scarantino. Lo dimostra un documento”.
Plaudo alla sua scelta coraggiosa ed anche io ci metto la faccia.
Io sto con Di Matteo, e sto con i Pm, come Carmelo Petralia, che hanno fatto il loro dovere!
Basta gettare ombre per devastare il loro lavoro agli occhi dell’opinione pubblica, non se ne può più.
La verità, in Sicilia più che mai, è che se un Magistrato come chiunque lavori sul serio devi devastarlo, devi delegittimare il suo lavoro e la sua vita.
Non possiamo permetterci di “mandare tutto in vacca”, è una strategia vista e rivista quella della cultura del sospetto, quella per cui se non riescono ad ammazzarti fisicamente, allora ti isolano, senza prove (perchè sarebbe impossibile trovarle) ti dicono che sei peggio della mafia che hai veramente lottato.
I tuoi risultati sono di assoluto prestigio? Allora ancora peggio, vai demolito, vai distrutto sotto il profilo della credibilità.
E’ un gioco al massacro, dove chi ha fatto il proprio dovere diventa incredibilmente un carnefice, ed i veri carnefici stanno a braccia conserte, ad aspettare che chi li ha condannati diventi carne da macello.
Sono cose che ho subìto sulla mia pelle, soffrendo maledettamente, e non posso consentire che persone per bene, come Nino Di Matteo e Carmelo Petralia, possano subire questa gogna.
Io ci metto la faccia, credo in loro. E non lo faccio per mera simpatia personale, lo faccio “carte alla mano”.
Quanto accaduto in quella stagione dei veleni, con il “pupo vestito” Scarantino, non è certamente attribuibile a loro due. Basti vedere i tempi, i periodi. Basti vedere chi ha raccolto da subito quelle confessioni, chi le ha fortemente volute e chi, successivamente, si è incredibilmente distaccata.
Io sto con loro. E vi prego, riflettete prima di credere alla macchina del fango, altrimenti sarete complici anche voi di una bugia che rischia di diventare, senza nessuna ragione, una verità nell’opinione pubblica. Ma verità, alla fine, non sarà mai!
Io no, non ci casco. Io ci metto la mia faccia e sto con Di Matteo e Petralia.
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