50 ANNI FA L’ATTERRAGGIO SULLA LUNA. CHE MAGICO RICORDO! di Giuseppe Lumia

 

50 anni fa l’atterraggio di due uomini sulla Luna 🌒. Ricordo anch’io ed eccome!

Avevo solo 9 anni. Fatti addirittura da pochi giorni. Allora naturalmente non si festeggiava. La discesa nella Luna si. Altro che!

Casa mia: un semplice appartamento, nuovissimo in un immenso Palazzo, figlio del boom degli anni ‘60, un Palazzo così grande che costituiva una assoluta novità per la mia cittadina,  per la mia famiglia, sembrava proprio la nostra Luna. Il nostro appartamento aveva un corridoio così lungo e con la cera sempre e ossessivamente passata sui mattoni che ci consentiva con le pianelle di pezza ai piedi di scivolarci velocemente sopra. Uno spasso! Papà, mamma e quattro figli. Una stanza-soggiorno dove regnava l’indimenticabile TV, quella delle numerose valvole, del goffo tubo catodico e ovviamente in bianco nero...

Nella parete, accanto alla televisione, mio fratello più grande, allora sedicenne, aveva appeso una carta geografica lunga e magica: con le due facce della Luna. Il Mare della Tranquillità. Mi attraeva su tutto il resto. Chissà perché Il mio sguardo cadeva sempre lì.

Apollo 11 viaggiava da giorni e noi a casa non si faceva altro che discutere, a farci le più strambe domande, tutti in attesa dell’atterraggio. Curiosi e affascinati.

Quella fatidica sera finalmente arrivò, mio papà mi svegliò. Sembrava impossibile che ci riuscisse, visto il sonno pesante che avevo. Eppure saltai dal letto come se niente fosse e trovai tutti i miei incollati già davanti la TV. Mia mamma, mia sorellina e il mio fratellone. Solo il mio fratellino più piccolo ricordo che faticó a svegliarsi.

La trasmissione andava avanti con la passione tecnica di Tito Stagno. La serietà di Andrea Barbato. Il fascino indimenticabile dello slang di Ruggero Orlando... La Luna, sì  stregava. Che trepidazione, che emozione. Armstrong, Aldrin atterrano sulla Luna... Collins orbitava intorno... C’eravamo anche noi, come milioni e milioni di italiani, europei, americani... Chissà quanti altri. Che stupore! Che fascino! Che applauso! Una notte indimenticabile... La storia dell’umanità cambiava... Il progresso con tutti i suoi travagli si faceva spazio...

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