Hiroshima e la trasfigurazione di Gesù. I due sentieri del cammino dell’umanità DI GIUSEPPE LUMIA ·

Il 6 agosto é una data che spesso dimentichiamo. É il giorno in cui fu sganciata la prima bomba atomica, a Hiroshima in Giappone. Una di quelle date che deviano il solco del cammino dell’umanità. Mi hanno sempre impressionato le immagini di quegli sparuti esseri umani che si aggiravano stralunati tra le macerie fumanti della città distrutta, o meglio rasa al suolo. Non dimentichiamole mai perché dimenticare l’orrore di cui siamo capaci è sempre un tragico errore. So bene che il nemico degli alleati nella seconda guerra mondiale era altrettanto terrificante: tedeschi e giapponesi ne combinarono di tutti i colori a danno sempre dell’umanità. È anche vero che solo dopo il lancio delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki il Giappone si arrese e si pose fine alla seconda guerra mondiale e a tutti gli stermini che la avevano accompagnata. Ma l’uso del nucleare fa irrompere nella scena del percorso dell’essere umano la possibilità che ci sia una sua estinzione. Ecco perché non possiamo ignorare il terrificante significato che si annida in questa tragica ricorrenza. 800px-Transfiguration_RaphaelIl 6 agosto è pure un’altra data. Per la chiesa cattolica e quella ortodossa si celebra la festa della Trasfigurazione di Gesù Cristo sul monte Tabor, quasi a voler dire che l’umanità ha anche delle risorse che possono volgere al bene, per cui il cammino non ha di fronte solo il percorso del male ma esistono altre opportunità. Chissà quando decideremo di imboccare la strada giusta lungo la quale combattere ed eliminare i flagelli della fame e della povertà e l’altro problema, che non è di poco conto, della distruzione dell’ambiente con gli annessi cambiamenti climatici, incendi, siccità e desertificazione. Trasfigurarsi comporta per noi aprirsi al cambiamento e il cambiamento deve realizzarsi col contributo di ognuno di noi e delle istituzioni chiamate alla governance dei territori e del mondo. Per dare sicurezza seria e stabile non occorrono tutte queste armi nucleari o convenzionali. Potremmo recuperare le risorse necessarie per imboccare la strada della pace e della salvaguardia del creato. Così cambieremmo finalmente in positivo il solco della storia! Giuseppe Lumia

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