GIORNATA DELLA MEMORIA. VA COLTIVATA SEMPRE , PERCHÉ SENZA SI RICADE



È stato sempre così: senza memoria storica si arranca, si procede a tentoni e facilmente si va a sbattere. È altrettanto vero che senza la Memoria della Shoah addirittura si potrebbe tornare indietro e ricadere...

Oggi celebriamo la Giornata della Memoria del genocidio degli ebrei che dal Nazismo, e poi anche dal Fascismo,  furono perseguitati e colpiti in tutto, sin nella  dignità più profonda che ogni essere umano possiede nella profondità della propria coscienza,  facendo dell’ abominevole atrocità  un sistema di sterminio. Basti pensare alle camere a gas, agli esperimenti sui corpi umani vivi e alla vita quotidiana nei campi di concentramento...

Le vittime sopravvissute della Shoah via via ci stanno lasciando,  adesso la Memoria è ancora più a rischio...  Ma è sempre più a rischio perché l’umanità è ad un bivio: da una parte il ritorno alla logica dell’ “homo homini lupus” nelle relazioni umane, dall’altra “mors tua vita mea” nelle relazioni tra gli Stati.

Il testimone dell’impegno nel coltivare buona Memoria e dell’impegno a costruire società buone e giuste passa adesso ai nipoti delle vittime della Shoah e ai nipoti degli Europei  tutti che hanno già nel cuore e nella mente l’idea che indietro non si torna e che il colore della pelle non discrimina, che l’immigrato è anche nostro fratello mentre sono le povertà, le disuguaglianze, le mafie, gli schiavisti, i razzismi, gli sfruttatori i reali problemi da combattere.

Sopraffare l’altro lungo, oramai,  i percorsi di guerra della competizione, l’odio verso chi la pensa diversamente da te, scaricare agli altri le responsabilità dei propri problemi stanno sempre più segnando i nostri travagliati e difficili tempi...

Coltivare la
Memoria ha pertanto un significato attivo: comporta anche impegnarsi concretamente per cambiare il rapporto degli uomini e le donne sia tra “Noi”  che tra gli esseri umani e le cose e l’ambiente,  liberandoci da una visione possessiva e distruttiva.

Memoria e Impegno vanno allora sempre più coltivati e rilanciati, insieme e con sincero amore verso l’altra o l’altro diversi  per cultura e provenienza ma eguali  in umanità e fratellanza.

Giuseppe Lumia

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