UN TULIPANO ROSSO AL FIANCO DI UN GILET GIALLO di Salvatore Calleri

In Francia, nazione che ha avuto nella sua storia una rivoluzione, da ieri si assiste ad una rivolta della popolazione cosiddetta normale che chiede alcune semplici cose e che con il suo URLO dice che non e la fa più.

Le persone normali quando aumenta la benzina non ce la fanno più, specie se serve a finanziare la mobilità per i ricchi chic.
Le persone normali che per lavoro, e non per piacere, macinano centinaia di km al giorno, non riescono a cogliere per il momento l'utilità della mobilità elettrica ed ibrida che è roba da ricchi.
Le persone normali capiscono che ridurre all'eccesso i limiti di velocità con l'aumento degli autovelox che sono un bancovelox è una manovra per far cassa sulle loro spalle.

Oggi la classe un tempo media, ed oggi medio-bassa, si sente sola, perchè le tematiche di cui sopra rimangono le preferite da chi governa a prescindere dal fatto che siano europeisti oppure sovranisti e non cambiano i loro programmi elettorali.
È sempre solo l'auto ad esser toccata. Aerei e navi emettono inquinanti a go go, ma... Non vengon toccate.

I gilet gialli han ragione. Il loro malessere è profondo.

Il simbolo scelto è efficace e semplice al contempo.

W i gilet gialli.

La classe politica li ascolti e non li sottovaluti... E se non lo farà sarà superata dagli eventi.

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