PERCHÈ NON SONO NAZIONALISTA di Salvatore Calleri

Non sono un nazionalista. Non sono un patriota. Ma amo il mio Paese. Amo lo Stato democratico che nasce dalla Costituzione... Ma ripeto non sono un nazionalista.

Il nazionalismo oggi storicamente è poco utile e nocivo. Lo spingere agli estremi il concetto di nazione può portare di nuovo alle guerre inutili. Alle persone usate come “carne da cannone”. A 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale una riflessione s'impone.

In tempi di crisi alcuni politici, non solo italiani, tirano fuori il concetto di nazione, per occupare la propria agenda politica e secondo me pure per spostare l'attenzione dai veri problemi delle persone.

Ebbene, cari lettori, non ho sentore che il nazionalismo abbia mai risolto in tempi moderni una qualsiasi soluzione. Se guardiamo alla scena internazionale si vede come le scelte nazionaliste stanno creando il ritorno degli scenari di guerra.

Il nazionalismo israeliano si scontra con il nazionalismo turco... E via dicendo. Il nazionalismo è quindi non utile se non ad infiammare le masse. Triste ma vero.

La soluzione esiste... La denazionalizzazione.


Le scelte sovranazionali che però devono basarsi su un principio di base: devono garantire il benessere della popolazione. In caso contrario, in mancanza di soluzioni democratiche condivise, in mancanza di una visione aperta il rischio dell'autoritarismo è dietro l'angolo.

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