Con il crollo del ponte di Genova crolla anche un modello di Paese che va rivisto con serietà e rigore... Riflessione di Giuseppe Lumia
Con il crollo del ponte di Genova crolla anche un modello di Paese che va rivisto con serietà e rigore...
La Sinistra deve accompagnare la società italiana in questo travagliato cammino di cambiamento e non difendere l’esistente, il più delle volte marcio e ingiusto...
In merito alla questione specifica va verificato: 1) Se l’assegnazione iniziale ai concessionari è stata il prodotto di una gara pubblica e perché eventualmente non lo sia stata 2) Se le tariffe sono state via via aumentate in base ad un reale fabbisogno e su una formalmente corretta decisione pubblica 3) Se gli investimenti sono stati proporzionati agli utili e ai fatturati 4) Se i controlli sono stati seri e rigorosi, per le rispettive competenze, prima da parte dell’ANAS e poi dal Ministero e direttamente dal Privato Concessionario 4) Se le interrogazioni parlamentari comunque sono state prese in considerazione (questo istituto va razionalizzato e preso sul serio dai Governi) 5) Se ci sono stati conflitti di interesse nei vari attori politico-istituzionali che si sono man mano succeduti, compresi gli attuali...6) Se in Europa altri Paesi sono riusciti a gestire un modello efficiente e sicuro di rete stradale con soluzioni sia pubbliche che private, per cui a priori non esisterebbe un unico modello ideologicamente migliore 7) Se ci sono responsabilità per il blocco del Progetto Gronda e per i controlli concreti sul Ponte Morandi 8) Se abbiamo casi simili in altre parti del Paese, come sembra realmente, e cosa si intende fare sin da subito per evitare simili pericoli 9) Se non sia necessaria e corretta una valutazione rigorosa della possibilità di revocare la concessione in questione 10) Se non sia la volta giusta per fare piena verità e giustizia ognuno nelle proprie competenze e per dare una mano concreta e duratura ai familiari delle vittime e alla città di Genova
La Sinistra deve accompagnare la società italiana in questo travagliato cammino di cambiamento e non difendere l’esistente, il più delle volte marcio e ingiusto...
In merito alla questione specifica va verificato: 1) Se l’assegnazione iniziale ai concessionari è stata il prodotto di una gara pubblica e perché eventualmente non lo sia stata 2) Se le tariffe sono state via via aumentate in base ad un reale fabbisogno e su una formalmente corretta decisione pubblica 3) Se gli investimenti sono stati proporzionati agli utili e ai fatturati 4) Se i controlli sono stati seri e rigorosi, per le rispettive competenze, prima da parte dell’ANAS e poi dal Ministero e direttamente dal Privato Concessionario 4) Se le interrogazioni parlamentari comunque sono state prese in considerazione (questo istituto va razionalizzato e preso sul serio dai Governi) 5) Se ci sono stati conflitti di interesse nei vari attori politico-istituzionali che si sono man mano succeduti, compresi gli attuali...6) Se in Europa altri Paesi sono riusciti a gestire un modello efficiente e sicuro di rete stradale con soluzioni sia pubbliche che private, per cui a priori non esisterebbe un unico modello ideologicamente migliore 7) Se ci sono responsabilità per il blocco del Progetto Gronda e per i controlli concreti sul Ponte Morandi 8) Se abbiamo casi simili in altre parti del Paese, come sembra realmente, e cosa si intende fare sin da subito per evitare simili pericoli 9) Se non sia necessaria e corretta una valutazione rigorosa della possibilità di revocare la concessione in questione 10) Se non sia la volta giusta per fare piena verità e giustizia ognuno nelle proprie competenze e per dare una mano concreta e duratura ai familiari delle vittime e alla città di Genova
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