LA SICILIA CHE LOTTA di Luciano Armeli Iapichino


Questa foto ritrae una scelta di vita, una dimensione spirituale, un orizzonte valoriale da tenere sempre dinanzi agli occhi, una “dimora” imprescindibile:
a sx, la prof.ssa Rosa Maria Dall’Aria, palermitana, che ha detto no, con gli strumenti culturali, alla deriva razzista in cui ha rischiato (e continua a farlo) di precipitare questa nazione;
Aaron Pettinari, voce libera (è il caporedattore) di una testata giornalistica non addomesticabile, non asservita al potere, AntimafiaDuemila;
a dx Brizio Montinaro, fratello di Antonio, capo-scorta di Giovanni Falcone trucidato nella strage di Capaci;
Sotto Vincenzo Agostino, papà di Nino, ucciso a Villagrazia di Carini il 5 agosto 1989 insieme alla moglie Ida Castelluccio e il bambino che portava in grembo, in attesa di verità e giustizia;
di spalle Angela Manca, immensa madre coraggio, simbolo di quella società che non si arrende al potere masso-mafioso, in attesa di verità e giustizia.
Io sto leggendo la lettera di Augusta Schiera Agostino, madre in attesa di giustizia anche dopo la morte, a Don Pino Puglisi.
Non serve altro per capire il motivo per cui in questa vita, contro ogni indifferenza, contro ogni spazzatura vivente, contro l’inettitudine e la sottocultura dilagante, contro il vuoto esistenziale, bisogna restare distinti&distanti.
       

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